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Namayiana, il brand ispirato dalle savane dell’Africa

Dai Top Brand agli stilisti emergenti: la strada della sostenibilità è quella più intrapresa dalla nuova creatività della moda.

I dati McKinsey sono chiari: ogni consumatore in media acquista il 60% in più di prodotti per l’abbigliamento rispetto a vent’anni fa. Se il fast fashion è conveniente dal punto di vista economico e per stare al passo con le tendenze di stagione, l’ambiente ne risente, moltissimo e con effetti negativi.

Un esempio? Ben, il 60% dei capi di abbigliamento è realizzato in poliestere. Un materiale sintetico ottenuto con combustibili fossili e le cui fibre vengono disperse negli oceani, si tratta delle cosiddette microfibre, cioè le microplastiche rilasciate dai tessuti sintetici in lavatrice che arrecano danni enormi all’ambiente marino.

Come si approcciano gli stilisti emergenti? Con la volontà di dare vita ad una moda più sana, attenta alla scelta dei materiali ed in grado di offrire capi, versatili, stand alone e rappresentativi dalla propria personalità.

 

Namayiana, è un nuovo marchio di moda nato con l’idea di sviluppare un progetto sostenibile. La Mission del brand è quella di unire i principi della sostenibilità ambientale con il processo produttivo solidale alla base della realizzazione delle collezione.

Anna Dainelli, Founder di Namayiana, ma anche Personal Shopper e Image Consultant ci racconta in questo articolo la filosofia e i valori del suo brand ispirato dalle savane dell’Africa.

 

Namayiana, un fashion brand che guarda alla moda sostenibile, come nasce?

Namayiana, è il frutto della mia indole creativa: un nome insolito per un brand di abbigliamento femminile, ma ricco di significato.

Il nome nasce, durante un’esperienza nelle savane del Kenya, in cui partecipavo ad un progetto  di formazione sartoriale per le donne africane di una tribù Masai. Namayiana, è quindi la traduzione del mio nome in lingua Ma, una lingua parlata da una tribù Masai del Kenya.

A cosa si ispirano le tue collezioni?

Le mie collezioni raccontano uno stile romantico e femminile: gli abiti sono sfiziosi, le camicette con rifiniture particolari e il taglio dei pantaloni è sempre ricercato. Non ho un vero file rouge che guida la nascita delle mie collezioni, l’arte è una mia passione e mi piace collegare le mie ispirazioni a questo nei cartamodelli e nei prototipi che io stessa disegno.

In generale, cerco sempre di riportare in ogni capo gli elementi che per me sono davvero importanti: l’attenzione al dettaglio e alla scelta dei tessuti.

I capi di abbigliamento delle mie collezioni, non possono essere definiti minimal, perchè dotati di una forte connotazione di dettagli e da un’attenta selezione dei materiali.

Ed è qui che entra in gioco il concetto di sostenibilità.

Sono sempre alla ricerca di quei fornitori che possono offrire tessuti naturali e di produzione Made in Italy.

Questo per me è un punto molto importante, esistono molti magazzini in cui accedere agli avanzi di produzione dei Top brand, ed è qui che mi appoggio. Riesco così ad avere accesso ad un tessuto di ottima qualità ed ad un prezzo buono. Riciclo e riuso quei materiali, considerati scarti di produzione, che già sono in circolo e che altrimenti sarebbero considerati scarti del Fashion system.

Il momento della produzione è il secondo passaggio a cui tengo molto, per scelta ho deciso di avviare una produzione limitata dei capi e affidarla ad una sartoria sociale che si pone l’obiettivo di difendere e rispettare i diritti dei lavoratori. 

Anna sei anche consulente di immagine e personal shopper, come gestisci queste due attività?

La consulente di immagine è al momento, la mia attività principale. Namayiana è animata dalla passione. Ma trovo che questi due lati siano molto integrabili.

Il mio obiettivo è aiutare le donne a riscoprire la loro naturale bellezza e a sentirsi più sicure di sé stesse. La bellezza risiede dentro tutte noi, a volte ha solo bisogno di essere portata in luce!

Posso farlo attraverso una consulenza di stile oppure proponendo loro soluzioni di abbigliamento sostenibile sia del mio brand sia di molti player presenti sul mercato, dato che oramai il tema è attenzionato da molti.


Hai una realtà imprenditoriale al femminile?
Scrivici a info@business4women.it e raccontaci la tua storia!

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