Influencer marketing: consigli per brand e creator
Influencer marketing si o no? Quanto una strategia di comunicazione può essere attrattiva sui social media senza il coinvolgimento dei content creator?
Se partiamo dal presupposto che i social media sono diventati un touchpoint indispensabile nelle strategia di comunicazione e marketing, appare scontato sostenere che si: gli influencer sono utili ad una social media strategy vincente.
Perché? I social media hanno reso imprese ed esperti di marketing, sempre più attenti al valore della pubblicità e all’opportunità di poter esercitare un’influenza in molteplici piattaforme.
Gli influencer diventano un ponte tra il brand ed il target di riferimento, in grado di veicolare il messaggio del brand con il giusto Tone of Voice, contenuti attraenti e di valore per il target.
Influencer marketing si!
L’influencer marketing è definito da Wong come:
una nuova forma di marketing che consiste in attività tese ad identificare e costruire relazioni con soggetti dotati di una forte influenza sul proprio seguito.
Cerchiamo di rispondere alla domanda: chi sono gli influencer? Gli influencer sono particolari utenti che, in virtù della loro riconosciuta competenza e della loro “visibilità massiva”, sono in grado di amplificare messaggi e opinioni influenzando altri utenti. Alla luce dell’attendibilità e della credibilità di cui beneficiano, l’influencer diventa il principale mezzo di interlocuzione tra le imprese e gli utenti.
Le relazioni durature tra brand e influencer risultano sicuramente più efficaci rispetto ad una collaborazione occasionale one-shot. Gli influencer, infatti, al contrario dei classici sistemi di advertising, sono perfetti per creare e costruire relazioni a lungo termine e seguiti con gli utenti.
Da questo punto di vista, l’adozione di strategie di influencer marketing facilita la creazione e il mantenimento di rapporti più trasparenti con il proprio target di riferimento, con effetti positivi sui volumi di vendita dei propri prodotti.
Come è andato l’IM nel 2020? Quali sono i futuri trend dell’influencer marketing nel 2021? Ne abbiamo parlato nell’articolo “Brand & Influencer: i trend internazioanli 2020/2021”
Perché le imprese dovrebbero attuare strategie di influencer marketing?
Brown e Hayes nel libro “Influencer Marketing: Who Really Influences Your Customers” sostengono che una strategia di influencer marketing può avere tre direttrici.
- Marketing “to” influencer: un modo per le imprese di incrementare la brand awareness.
- Marketing “throught” the influencer: l’influencer diventa il mezzo per incrementare la brand awareness del target di consumatori.
- Marketing “with” influencer: in cui l’influencer riveste il ruolo di brand advocate.
Abbiamo già parlato dei benefici delle attività di Digital PR e Influencer Marketing, ricordi?! Clicca qui e rileggi l’articolo.
Influencer e aziende: le curiosità
Agli inizi dell’influencer marketing l’obiettivo di awareness era quello più perseguito da tutti i marketing manager, marketers e guru della strategia. Una volta ingaggiato l’influencer si andava misurare il volume di messaggi pubblicati, di citazioni e visualizzazioni in rete.
Nel 2021 le cose sono cambiate… ma non molto. I KPI più superficiali e semplici restano quelli più utilizzati per valutare l’attività dei creators: engagement relativo al prodotto e visite al sito sono infatti i parametri più richiesti. La crescita nell’attenzione alle metriche legate alla vendita del prodotto, è sostenuta dalla maggiore necessità di produrre valore da parte dell’influencer marketing alla luce soprattutto, del forte aumento dei budget investiti.
E ora arriviamo alla domanda che interessa tutti gli aspiranti creator e wanna be influencer. Qual è la retribuzione di un influencer per post?
Secondo la versione 2020 del report Influencer & Creator, a cura di Osservatorio Nazionale Influencer Marketing: la retribuzione media dei creator per singolo post si aggira intorno ai 300€.
Parliamo in questo caso di nano e micro- influencer, figure che, visti i numeri più ristretti della community, hanno meno forza contrattuale. Mentre un big influencer raggiunge retribuzioni più alte poco sopra i 2.000 €.
Nano, micro, big influencer: scopri qui le tipologie di influencer!
Instagram, Facebook e YouTube sono i canali che registrano il maggior coinvolgimento di influencer. Si registra un aumento anche in canali “nuovi” come TikTok e Twitch, social che hanno visto una crescita molto forte negli ultimi 12 mesi.
#Adv, #ads sono solo alcuni degli hashtag che gli influencer sono obbligati ad utilizzare nel momento in cui, l’oggetto della loro comunicazione è frutto di una collaborazione con il brand. Le regole dell’influencer marketing sono molto stringenti e prevedono sanzioni consistenti qualora non siano rispettate.
Come collaborare con le aziende?
Con i marketplace! Esistono diversi portali in cui si incontrano domanda e offerta tra brand e influencer. Portali in cui, il content creator può registrarsi liberamente e suddiviso dal sistema per ambito, audience e performance dei social farsi trovare dalle aziende. A disposizione delle aziende iscritte, ci sono infatti tutti i profili dei creator registrati. Le figure del marketplace selezionate riceveranno un invito per partecipare alle attività, se accettano dovranno realizzare -seguendo il brief- la strategia del brand. Ecco alcune delle piattaforme più conosciute.
Buzzoole sfrutta una tecnologia proprietaria basata sull’intelligenza artificiale per creare il match perfetto tra Brand e Influencer, se l’influencer rispecchia i requisiti dell’azienda viene scelto per la campagna. I Content Creators vengono selezionati per generare awareness, promuovere il prodotto, servizio o evento, evidenziare caratteristiche distintive o invitare all’acquisto.
Non vuoi aspettare che siano le aziende a sceglierti? Ecco alcune strade per muovere i primi passi.
OCTOLY, richiede di avere minimi 10K follower, una volta registrati si ricevono dei crediti per acquistare i prodotti da acquistare. Ogni influencer ha a disposizione 5 crediti, con cui può ordinare 5 prodotti per volta dallo store. Una volta pubblicata la recensione dei prodotti ricevuti i crediti verranno restituiti, per poter essere riutilizzati nell’ordine di nuovi prodotti.
Trnd non ha un minimo di follower richieste, permette di candidarsi per essere selezionati dalle aziende e ricevere prodotti. Iscrivendosi è possibile diventare tester di prodotti, da ricevere gratis a casa in cambio di una recensione e del passaparola.